Nome di battaglia "Colonnello".
Militò nella brigata Stella rossa Lupo e operò a Marzabotto.
Con otto partigiani la sera del 27.9.1944 si trasferì nella casa colonica di Cadotto, dove si portarono, il giorno seguente, Mario Musolesi, Gino Gamberini e Giovanni Rossi.
Allʼalba del 29.9.1944 «una giornata di pioggia, nebbia e vento», il gruppo fu svegliato dal fuoco di ingenti forze nazifasciste.
Respinto il primo attacco, mentre Musolesi, Gamberini e Rossi tentarono invano di forzare lʼaccerchiamento per chiedere rinforzi al grosso della brigata, con i compagni organizzò la disperata difesa contro lʼincessante fuoco delle mitragliatrici tedesche che falcidiò i civili e decapitò la brigata.
A sera, cessata la battaglia, lo spettacolo che gli si presentò fu «desolante»: le postazioni partigiane distrutte, le case in fiamme.
Radunati i superstiti, aiutò i feriti, benché lui stesso ferito, a raggiungere la sede della brigata per tentare poi di attraversare le linee del fronte.
«Nella marcia faticosa e ardua» morì anche Piero Bolognesi ferito gravemente durante la battaglia.
Riconosciuto partigiano dallʼ1.6.1944 alla Liberazione.